Da un po’ di tempo a questa parte sento ripetere la stessa cosa: Instagram è morto. Che cosa lo sta uccidendo? La sua smania di diventare come TikTok. Ma è davvero così, in questo articolo troverai la risposta e ti svelerò un dato che ti sorprenderà.
Instagram in questi ultimi anni è cambiato davvero tanto. Introdurre novità è necessario, in pochi si lamentarono quanto vennero introdotte le Storie su Instagram, clicca qui se desideri scoprire come fare per aumentare le visualizzazioni.
Quello che davvero non sta piacendo agli utenti è il palese tentativo di somigliare a TikTok. Un cambiamento radicale che stravolge il modo di utilizzare Instagram, sempre più orientato ai video brevi a discapito delle foto. E questo agli utenti proprio non è andato giù.
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La rivolta di Tati contro Instagram
Lo scorso luglio la nota influencer illumitati pubblica un post che lascia poco spazio all’interpretazione “Make Instagram Instagram Again” Ovvero: ridateci il vecchio Instagram. La protesta è stata abbracciata da influencer del calibro delle Kardashian ed ha fatto molto rumore.
L’accusa rivolta ad Instagram è quella di avere stravolto la propria natura per cercare di somigliare a TikTok. Il nuovo algoritmo premia i vide brevi in stile TikTok, i Reels. I feed degli utenti sono invasi da Reels e da contenuti suggeriti dall’algoritmo, per non parlare delle sponsorizzate. Un vero e propri affronto per i puristi di Instagram.
Il CEO di IG Mossero tranquillizza gli utenti
La protesta ha fatto talmente tanto rumore da costringere il CEO di Instagram a pubblicare un video per chiarire la posizione del social in merito alle lamentele degli utenti. Il buon Adam ha, come da copione, ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte. Da una parte infatti ha garantito che le lamentele degli utenti saranno prese in seria considerazione, d’altra parte ha spiegato che il mondo dei social sta cambiando, il formato video breve verticale è il futuro e loro sono chiamati ad adeguarsi.
In ogni caso alcune ulteriori aggiornamenti finalizzati a modificare ulteriormente la piattaforma ad oggi sono stati congelati. Questo significa che la protesta è servita perlomeno a far riflettere i vertici di Meta.
Instagram è morto? L’algoritmo lo sta uccidendo
In tanti si lamentano dei Reels e dell’eccessivo spazio ad essi garantito su IG. Analizzeremo questo argomento nel punto successivo, perché la novità introdotta da Instagram rappresenta anche una grande opportunità per chi avrà voglia di coglierla.
A mio modesto avviso il vero problema sono gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo. Oggi finire in Shadowban è sempre più facile. E bisogna stare molto attenti perché poi uscire dalla penalizzazione è un bel problema.
In tanti continuano a ripetere che Instagram è morto. Se un giorno passerà a miglior vista gran parte della responsabilità sarà dell’algoritmo. Che da una parte ha stravolto le dinamiche del social e dall’altra crea innumerevole problemi agli utenti
Non è a dato sapere quanto duri il ban di Instagram. Come è sempre più difficile adeguarsi ai limiti di IG. Nei prossimi giorni pubblicherò un update proprio legato a questi argomenti. Perché evitare i blocchi temporanei rimane una delle sfide più difficili da affrontare sul social.
Anche perché l’assistenza di Instagram è tutt’altro che impeccabile. Raramente risponde, tutto è automatizzato e spesso gli utenti perdono i loro profili per stupidaggini. Anni di lavori buttati dalla finestra per avere inserito una data di nascita sbagliata, confondendola magari con la data di creazione del profilo.
Questo per dire, va bene tutto, innovate pure ma almeno state dietro agli utenti, che spesso si ritrovano profili disabilitati senza sapere neppure il motivo. Per non parlare dei profili hackerati, clicca qui se desideri scoprire come fare per proteggerti da un eventuale attacco.
Tra Instagram e TikTok a livello mondiale non c’è partita
Come puoi notare dall’immagine qui sopra, i dati sono piuttosto chiari. Nel 2022 il confronto tra Instagram e TikTok è ancora abissale. Il social americano batte quello cinese dappertutto, fatta eccezione del sud est asiatico. Io vivo in Thailandia quindi posso confermare la tendenza.
Nel resto del mondo Instagram è nettamente più famoso e utilizzato. E d’altra parte la protesta di cui vi accennavo all’inizio conferma indirettamente questo scenario. Se esistesse un’alternativa ad Instagram gli utenti si sarebbero già spostati. E’ evidente che molti di loro non vogliono utilizzare TikTok. Per lo meno non come content creators.
Nuove piattaforme si stanno affacciando al panorama social, Vero e BeReal sono le novità più interessanti. Ti suggerisco di tenerle d’occhio.
La perdita di followers è un dato allarmante
Noto che nessuno ha parlato di un dato allarmante che dovrebbe fari riflettere gli sviluppatori di Instagram. Mi riferisco alla perdita di followers. Ho scritto un articolo dettagliato dove spiego le ragioni di questo fenomeno quindi non mi ripeterò., clicca qui per leggerlo.
Quando pubblico un Reel aumento il numero dei followers ma al tempo stesso perdo seguaci in abbondanza. Fenomeno che sul mio profilo TikTok non accade. Stiamo parlando di account che superano di 100K in entrambi i casi. Questo significa che gli utenti sono più fidelizzati sul social cinese, si divertono di più. Si respira un’aria meno pensante, al contrario su Instagram è perdere followers è davvero un attimo. Ripeto, si tratta di un dato allarmante che non è stato sottolineato abbastanza.
La grande opportunità perduta
Vorrei concludere questo articolo con una riflessione costruttiva. Il nuovo formato è visto da molti utenti come una sorta di affronto alla tradizione. Comprendo il loro punto di vista ma personalmente preferisco adottare un altro approccio.
Reel è una grandissima opportunità. Instagram lo sta spingendo tantissimo e chi riesce a sfruttare questo nuovo formato può davvero costruirsi una fan base da 10.000 folllowers nel giro di un paio di mesi.
L’obiezione più ricorrente è la seguente: “fare video è molto più complicato”. Ma siamo davvero sicuri? Io non credo affatto. Realizzare una foto di ottima qualità, un contenuto con un potenziale virale intendo, richiede una professionalità fuori dal comune. Realizzare un video breve richiede meno sforzo. Si, forse all’inizio richiederà un minimo di creatività in più, ma trovato il giusto format tutto è più semplice.
Parlo per esperienza personale, sul mio profilo morethanphuket realizzo video brevi con lo scooter in giro per spiagge e località note dell’isola ed i risultati sono più che soddisfacenti considerata la qualità.
Conclusioni
Instagram è morto? No, anche se non se la passa benissimo. Non sarà TikTok ad ucciderlo, ma sarebbe bene non cullarsi sugli allori, perché alcune novità all’orizzonte avanzano. La rivoluzione in formato video verticale non si fermerà, è qui per restare e bisogna farsene una ragione. Nessuno ti obbliga ad utilizzare Instagram, se non ti piace puoi sempre disinstallare l’app e leggere un buon libro. Di carta, preferibilmente.
Alla prossima.
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