Dopo settimane di latitanza, eccomi nuovamente sul blog, pronto a scrivere la guida definitiva per crescere organicamente su Instagram.
Questo post va leggermente in controtendenza rispetto agli articoli che solitamente leggi su InstaWorld.it.
Questa volta ragazzi niente tecniche border line. Oggi (e solo per oggi) faremo un bravi bambini, metteremo da parte il follow/unfollow, i gruppi Telegram, il Power Likes ed il Likes Bombing. Zero trucchi quindi.
No, tranquilli non è un pentimento il mio. Resto convinto che le strategie siano importanti, e che le regole siano fatte per essere infrante. Prima però bisogna conoscerle a fondo, come saggiamente suggeriva il Dalai Lama nella ormai famosa citazione:
“Impara le regole AFFINCHÉ tu possa infrangerle nella maniera più appropriata”
Ma mettiamo da parte le frasi ad effetto e passiamo al contenuto di questa guida. Come crescere organicamente su Instagram nel 2018.
La prima domanda che verrebbe da porsi è: ma è davvero possibile crescere ancora organicamente sul social network dedicato alle immagini?
La risposta è si.
E’ possibile riuscirci a patto che i contenuti siano di ottima qualità. Se pensi che su Instagram sia sufficiente postare un selfie o la foto del tuo amato cucciolo, amico mio è ora di svegliarti. Da queste parti bazzicano fior fior di professionisti, la competizione è sempre più agguerrita ed il tuo amato iPhone da solo non ti permetterà di emergere dalla massa. Si, anche l’ultimo fighissimo che hai appena pagato uno sproposito e neppure sai perché.
Contenuto
- 1 Tutto sui contenuti
- 2 Come funziona l’algoritmo di Instagram nel 2018
- 3 Creare engagement eticamente
- 4 Condividi sui tuoi canali social
- 5 Le ADS per crescere organicamente su Instagram.
- 6 Taggare i Big Account
- 7 Chiedi a tua volta di essere taggato
- 8 Utilizza le storie per attrarre e coinvolgere i tuoi followers
- 9 Pulizie di primavera: scaricare i nemici del tuo profilo
- 10 Tutta la verità sugli hashtags. Lo giuro!
- 11 Conclusioni
Tutto sui contenuti
Quindi il primo aspetto su cui concentrarci sono i contenuti. Ho già trattato questo argomento in passato, oggi cercherò di offrirti qualche elemento in più, perché se davvero ha deciso di mettere da parte tutte le strategie (ma sei proprio sicuro?), allora bisogna puntare forte sulla qualità del tuo profilo.
Immagine, descrizione e link della Bio
Analizziamolo ai raggi X partendo ovviamente dall’aspetto più evidente, la foto del profilo. Si tratta dell’immagine più importante, che dovrebbe riassumere perfettamente l’identità della tua pagina.
La scelta deve essere certosina. Il mio suggerimento è scorrere tutte le foto che hai pubblicato in passato e scegliere quella che ha riscosso maggior successo. Un primo piano particolarmente riuscito sarebbe l’ideale per un profilo personale. In linea generale la foto non dovrebbe creare distanza ma coinvolgere ed avvicinare chi la guarda.
Un altro elemento importante è la descrizione. Con poche parole devi riuscire a riassumere nella maniera più chiara possibile chi sei. Non trascurare le informazioni di contatto, non conta nulla ai fini della crescita organica su Instagram, ma si tratta di un elemento fondamentale per stimolare le conversioni. D’altra parte i brands hanno tanti pregi ma ancora non sanno leggere nel pensiero. Quindi se non offri loro informazioni precise su come contattarti, difficilmente riceverai richieste di collaborazione da parte loro.
Link in Bio sospetti penalizzati da Instagram
Se sei un influencer e curi anche un blog, nel link in bio sarà assolutamente quello da inserire. Fai molta attenzione ai link che vai ad inserire nella bio perché alcuni sono penalizzati da Instagram, in special modo gli short link che rimandano a sales page di dubbia qualità.
Story telling e piano editoriale
Prima ancora di concentraci sui singoli contenuti è necessario avere in mente un’idea chiara dell’impronta che si intende imprimere al proprio profilo. Visto che abbiamo deciso di crescere organicamente su Instagram non possiamo permetterci di lasciare nulla al caso.
Né ho già parlato nella mia guida definitiva su come aumentare i followers su Instagram ma vale la pena riprendere l’argomento ed approfondirlo.
Lo story telling altro non è che il racconto del tuo profilo. Ricorda una cosa, che tu lo stia facendo di proposito oppure no, stai sempre comunicando qualcosa ai tuoi followers. Ed il messaggio dovrebbe essere forte e chiaro.
La prima dritta che suggerisco ai miei clienti quando cominciamo a lavorare insieme è proprio questa. Cerca di essere preciso e focalizzato. Chi visita la tua pagina Instagram dovrebbe immediatamente capire di cosa si tratta.
Sei un travel blogger? Bene concentrati su questa nicchia e ti prego, evita di postare foto senza senso e fuori contesto. Non è così che fidelizzerai la tua audience.
Identifica uno stile e fallo tuo. Un profilo senza un’anima, una personalità ben spiccata, parte ad handicap. Cerca di trarre spunto da qualche influencer della tua stessa nicchia.
Uniformità di colori
Parlare di piano editoriale per un profilo Instagram lo trovo un tantino esagerato, tuttavia è l’unica definizione che rende l’idea. La tua strategia di pubblicazione deve tenere in considerazione un aspetto che in troppi sottovalutano: l’uniformità di colori.
Alcuni profili sembrano stati assemblati dal fratello alcolizzato di Picasso. Esistono tantissime applicazioni che ti permettono di organizzare le foto della tua pagina. Una è UNUM di cui ti ho già parlato e può rivelarsi davvero un toccasana per chi desidera conferire un pizzico di eleganza e coerenza al proprio account Instagram.
Sempre a proposito di colori. I test che abbiamo effettuato nel nostro centro di ricerca alla NASA (sto esagerando un pochino?), confermano che gli utenti di Instagram prediligono foto dove un colore domina sugli altri, meglio ancora se si tratta di una qualsiasi tonalità di blu.
Per conferire un tocco personale potresti scegliere di utilizzare un filtro particolare per tutte le tue foto. Il foto editing non è esattamente il mio forte e se neppure tu sei un drago niente paura. Per ritoccare i tuoi contenuti esistono svariati strumenti, dalle app semplici ma efficaci come Snapseed, agli strumenti più evoluti come Light Room.
Il tema filtri su Instagram è molto dibattuto. Pensa che ci sono profili come @doyoutravel che hanno creato un business molto redditizio intorno ad essi, vendendo i settings dei filtri ai loro followers.
Le vie per guadagnare su Instagram sono infinite, cerca di non dimenticarlo mai. Ma questa è un’altra storia.
Fine del capitolo dedicati ai contenuti. Passiamo alle cose serie 🙂
Come funziona l’algoritmo di Instagram nel 2018
L’algoritmo di Instagram non raggiunge neppure lontanamente l’accuratezza di quello di Google, per ovvie ragioni. Tuttavia gli sviluppatori del social continuano a metterci mano, talvolta in maniera piuttosto discutibile.
L’importanza dei video
I contenuti video stanno assumendo un ruolo centrale sui social. Per quale motivo? Molto semplice: hanno il potere di catturare e trattenere l’attenzione dell’utente molto di più che una semplice foto. Questo fenomeno ha preso piede prima su Facebook (si lo so, prima ancora su YouTube) ed ora anche su Instagram.
Ecco perché se il tuo desidero è aumentare la tua visibilità su Instagram non puoi più permetterti di trascurare i video. Lo so, creare video di grande qualità è uno sbattimento mica da ridere. Io stesso predico bene e razzolo male, ma sono consapevole che anche il mio profilo @morethanphuket dovrà concentrarsi sui video dell’immediato futuro. Working in progress.
In futuro i video assumeranno un’importanza sempre maggiore. Ed infatti oggi una delle strategie più potenti in assoluto consiste nel creare un video virale e poi supportarlo da un servizio di Power Likes degno di questo nome. Oddio, ho detto Power Likes. Avevo promesso che non avrei parlato di trucchi in questo articolo. Ti domando umilmente scusa, non lo faccio più.
Promesso 🙂
Creare engagement eticamente
Per farmi perdonare ti svelo immediatamente una strategia che potrebbe rivelarsi assai utile. Voglio dare per scontato che tu sia un assiduo lettore del blog. Mi auguro di non dovere stare qui a ribadire un concetto vecchio come il cucco.
Anzi, a ben pensarci è meglio di si…
Abbiamo appurato che il tuo desiderio è crescere organicamente su Instagram. Ovviamente vuoi farlo senza utilizzare quella tecnica brutta e cattiva chiamata Follow/unfollow. E allora l’unica arma che ti resta a disposizione è cercare di fare arrivare in esplora i tuoi contenuti. Io un paio di idee per finire in esplora rapidamente ce le avrei anche, ma in questo articolo ho deciso di fare il bravo bambino e di attenermi alle regole del gioco. Che-ppalle.
Anyway. Quando pubblichi una foto su Instagram il suo destino si decide nel giro di mezz’ora. In quel lasso di tempo devi assolutamente stimolare l’engagement. E visto che non vuoi utilizzare i Direct Group o i Telegram perché non ti piace barare, allora un’altra soluzione più polite ce l’ho anche per te.
Do not worry buddy 😉
La prima domanda a cui devi necessariamente rispondere è: conosci i tuoi followers? Sai chi sono i migliori, quelli più fedeli? Ebbene se la risposta è no: molto male fratello. Ma non ti preoccupare, esiste qualcuno, anzi qualcosa, che sa tutto della tua audience.
Lo strumento in questione si chiama Social Rank. Si tratta di un tool gratuito che ti permette di ottenere una panoramica davvero molto accurata dei tuo followers. Tra le varie opzioni è possibile scegliere di visualizzare i più influenti, quelli che fanno più engagement ed i migliori in assoluto.
Quando avrai scaricato la lista contenente i tuoi migliori followers, subito dopo la pubblicazione non dovrai fare altro che recarti sui loro profili ed interagire attraverso likes e commenti sui loro ultimi contenuti pubblicati. Mi raccomando commenti di qualità, se vuoi fare le cose per bene non puoi permetterti di dare l’impressione di quello che è venuto a lasciare un commento solo per riceverne uno in cambio. Rischieresti di ottenere l’effetto contrario e questo non lo vogliamo. Giusto?
Se hai deciso di crescere solo ed esclusivamente organicamente su Instagram, devi cercare di garantire il massimo della visibilità ai tuoi contenuti. E allora diventa davvero importante condividere le tue foto sul Facebook, ad esempio, che resta una delle vetrine più importanti sul web. Potresti farlo sfruttando alcuni widget messi a disposizione dagli sviluppatori, come quello che ti consente di embeddare e mostrare il feed del tuo profilo Instagram.
Le ADS per crescere organicamente su Instagram.
Inutile giraci intorno. La ragione principale per cui molte tecniche sono ostacolate da Instagram è semplice. Loro vogliono che tu investa sul tuo profilo utilizzato le inserzioni pubblicitarie a pagamento.
I test sulle ADS di Instagram non mi hanno affatto convinto sino ad ora. In ogni caso da qualche mese a questa parte è possibile selezionare l’opzione che ti permette di ottenere maggiori visite sul tuo profilo. Non aspettarti la luna, ma un pensierino al posto tuo ce lo farei.
Instagram sta cercando di spingere più che può il suo circuito pubblicitario. Ora, appena accedi sul tuo profilo, al fianco di “modifica profilo” troverai una nuova voce: “Promuovi”. Alcuni ignorano le ads, altri addirittura suggeriscono di tornare al profilo personale per migliorare l’engagement.
La tesi si basa su un parallelismo spericolato legato alle pagine Facebook e ai profili personali. Ma in quel caso le dinamiche sono completamente diverse. Si tratta di due strumenti completamente differenti ed è abbastanza logico che quello realizzato a fini commerciali abbia un engagement inferiore rispetto ad un profilo privato.
Taggare i Big Account
Taggare i big account direttamente all’interno della foto è un’ottima strategia, se usata con intelligenza. Ora cerco di spiegarmi meglio.
Resta concentrato.
La mia pagina è diventata ormai abbastanza conosciuta e giornalmente vengo taggato dagli altri utenti, molti aspiranti influencers del mondo travel, come potresti essere tu.
Alcuni utenti, tuttavia, utilizzando questa strategia in maniera errata. Nella speranza di aumentare le probabilità di essere repostati, taggano in una singola foto 200 accounts. Questo trucchetto sa tanto di spam e lo spam non piace a nessuno, neppure al sottoscritto.
Trovo invece molto gradevole e gratificante essere l’unico profilo ad essere taggato. Mi fa capire che chi mi ha taggato voleva comunicare proprio con me ed in questo modo le sue possibilità di essere repostato saliranno in maniera esponenziale. Ovvio, a patto che il contenuto sia di qualità, che te lo dico a fa.
Chiedi a tua volta di essere taggato
Questa strategia funziona anche al contrario, se qualcuno ripubblica contenuti di tua proprietà, invece che incazzarti come una iena, sfrutta l’occasione, contattali cordialmente e chiedi loro di essere menzionato nella loro caption. Bada bene: sii preciso e chiedi loro che la menzione sia ben visibile all’inizio della descrizione, altrimenti non otterrai alcun benefico da tutto ciò.
Utilizza le storie per attrarre e coinvolgere i tuoi followers
Avere un profilo curato è alla base del successo. Abbiamo già abbondantemente trattato l’argomento precedentemente. Instagram, tuttavia, ti mette a disposizione diverse funzioni in grado di coinvolgere maggiormente i tuoi followers.
Le storie sono sicuramente lo strumento più interessante. In primo luogo perché ti permettono di sfruttare un canale di comunicazione differente rispetto al profilo: meno “istituzionale” e più personale. Oltretutto grazie alle storie puoi pubblicare dei sondaggi, oppure chiedere l’opinione dei tuoi followers riguardo un determinato argomento.
Pulizie di primavera: scaricare i nemici del tuo profilo
No, non stiamo parlando degli acari della polvere. Per quello c’è il mitico Swiffer. E no, credimi te lo giuro: l’idea che tu abbia comprato followers in passato non mi ha neppure sfiorato. Lo so che queste cose non le fai. Nonostante ciò, anche se da quando hai effettuato la tua prima registrazione su Instagram non hai commesso la minima infrazione, il tuo profilo potrebbe comunque contenere di Ghost e Inactive Followers.
Ricordati queste due tipologie di followers perché sono proprio loro le nemiche più acerrime del tuo engagement e, di conseguenza, della tua crescita organica su Instagram.
E’ quindi arrivato il momento di fare un po’ di pulizia. Nei vari store ci sono un sacco di App che ti svelano chi sono i ghost followers del tuo profilo Instagram. Cleaner è una di queste, ma ce ne sono tante altre anche per android.
Occhio perché questa è un’operazione delicata, il rischio è di eliminare profili attivi. Per questa ragione, almeno io, ho deciso di affidarmi ad uno sviluppatore che ho pescato su un forum dedicato ad Instagram, che con una trentina di dollari di offre un’analisi dettagliata dei ghost e inactive followers del tuo profilo negli ultimi 30 giorni.
Riceverai un file che contiene tutti gli utenti che non stanno interagendo col tuo profilo e a seconda di alcuni parametri, potrai decidere se eliminarli, oppure cercare di ricucire il rapporto, ricominciando ad interagire con loro. Se desideri maggiori informazioni a riguardo segnalamelo nei commenti.
Ormai da qualche tempo Instagram offre delle statistiche molto più dettagliate riguardo alla provenienza delle visualizzazioni e delle impression sui tuoi post. E qui è emerso un dato abbastanza evidente. Io te lo avevo già detto in passato, gli hashtags sono un elemento importante perché ti permettono di raggiungere una nicchia ben definita del pubblico su Instagram, ma certo non saranno loro, da soli, a farti svoltare.
La mia famosa formula per creare un gruppo di hashtags perfetto ormai è stata scopiazzata un po’ da tutti. Sono sicuro che ormai la conosci, quindi eviterò di ripetermi. Desidero solo ribadire il concetto che sta alla base. Un gruppo hashtags deve essere creato in maniera omogenea e deve contenere un giusto compromesso di # piccole, #medie e # grandi.
Come sai Instagram ti permette di utilizzare sino ad un massimo di 30 hashtags. Ebbene, dopo l’ultimo aggiornamento sembra che la soluzione migliore sia quella di non sfruttarle tutte e 30. Tra i 7 e i 10 hashtags potrebbe essere un giusto compromesso.
Pubblicando sempre gli stessi 30 hashtags potresti correre il rischio con qualcuno di esso finisca in una sorta di black list.
Come sempre non ci sono conferme ufficiali, eppure tutto ciò ha un senso. Instagram premia chi adotta la strategia nella maniera più naturale possibile, utilizzare sempre gli stessi 30 #, tanto naturale in effetti non sembra. Anche qui predico bene e razzolo male, visto che puntualmente mi ostino ad utilizzare gli stessi # ormai da 2 anni. Ma da oggi si cambia. Promesso.
Un’altra cosa sugli hashtags. Come certamente avrai notato, da un mesetto a questa parte (forse qualcosa di più), Instagram ti permette di seguire anche gli hashtags. Il primo pensiero che ti potrebbe venire in mente è: “Andiamo, ma chi vuole diventare followers di un #!?!”
Non hai tutti i torti, eppure a me questa funzione piace. Seguire gli hashtags legati ad una determinata nicchia mi permette di avere a portata di mano il meglio pubblicato a Phuket ed in Thailandia. Insomma al sottoscritto questa novità piace parecchio. E’ possibile che col passare del tempo prenda piede.
E magari tra qualche mese potremmo ritrovarci qui a sottolineare l’importanza di scegliere gli hashtags per crescere organicamente su Instagram. Mai porre limiti alla provvidenza come mi diceva sempre Suor Mariarita alle elementari, dopo avermi assetato un paio di mazzate col righello di legno sulle dita. Piccoli traumi infantili che ti segnano 🙂
Prima di scrivere un articolo effettuo sempre qualche indagine preliminare alla ricerca di novità su Instagram. Ovviamente in inglese perché per quanto riguarda l’italiano siamo ancora messi maluccio.
Comunque. Curiosando qua e là ho letto un post di una famosa instagrammer che suggeriva di utilizzare le Emoticons per gli hashtags. Detto tra noi? A me, come direbbe l’inarrivabile Fantozzi, mi sembra “Una cagata pazzesca“. Tu comunque prova e fammi sapere. Magari lascia un commento qui sotto!
Conclusioni
Siamo così giunti alla fine di questa guida. Spero tu abbia tratto qualche spunto interessante. Su Instagram esistono due correnti di pensiero, c’è chi come te aborra qualsiasi tipo di strategia e chi, come il sottoscritto, si diverte a testare nuove tecniche per rendere il cammino verso il successo meno accidentato.
E’ ovvio che Instagram cercherà sempre di premiare che lavora rispettando le regole, d’altra parte qualche piccola trasgressione spesso è necessaria. Inutile nasconderci.
Nel post che hai appena letto ti ho svelato tutto quello che so ad oggi su come crescere organicamente su Instagram.
E tu hai adottato qualche altra strategia? Mi sono perso qualche pezzo per strada? Lascia una testimonianza del tuo passaggio nei commenti.
Alla prossima ragazzi!
Ciao Luca,
ottima analisi piena di preziosi consigli!
Potresti consigliarmi lo sviluppatore che hai utilizzato per pulire i gost/inactive followers?!
Grazie mille
Filippo
Ciao Filippo,
Ti ringrazio, cerco sempre di offrire informazioni utili evitando le banalità. scrivimi a zocchi.luca(at)gmail.com e ti giro il contatto
Ciao Luca, tutto bene? 🙂
Una domanda: consigli di eliminare i follower inattivi con app come Cleaner, perché individua gli stessi. Poi scrivi che il rischio è di cancellare anche follower attivi. Come mai? Non è immediata come app oppure restituisce risultati non efficaci?
Ciao Alessandro
Tutto bene grazie, tu come te la passi?
Queste applicazioni sono inaffidabili Alessandro. Recentemente ho affidato un analisi approfondita per la pulizia del mio profilo e per quello di un mio cliente ad uno sviluppatore conosciuto sul forum di MP.
Volevo provare il tool socialrank.com, ma non è gratuito
Ciao sono anna
davvero dei consigli prezioso e molto chiari visto che iniziando ad approciarmi al grande mondo dei Social media
un saluto
anna
Grazie Anna!
Ciao Luca la mia sarà una domanda ridicola per un genio come te.
Io ho un sito con molti articoli. Quindi vorrei che le persone da Instagram potessero arrivare al mio sito. Il problema è che si metto il link ad un contenuto nella bio, però poi se posto un altro contenuto, devo necessariamente cambiare il link in bio.
Mettti che una persona vede un post datato a 2 mesi fa, come fa ad accedere al articolo? Se io cambio il link in bio ogni volta che metto un post? Io vorrei che tutti i miei post fossero attivi e non solo uno . Grazie
Ciao Matteo,
Tranquillo qui non ci sono geni. Quello che tu descrivi è un limite di Instagram. Se hai già raggiunto i 10K puoi utilizzare lo swipe up nelle Storie.