Domenica scorsa ho scritto un articolo dedicato all’engagement, alle ragioni del suo calo su Instagram e sui possibili rimedi. Tranquillo non te lo sei perso, semplicemente non è stato ancora pubblicato. Prima di affrontare il tema caldo in questi giorni su Instagram, voglio soffermarmi su un argomento correlato, che merita di essere approfondito per primo.
Il calo dell’engagement su Instagram è un fatto. Nel prossimo articolo, quello famoso ancora in bozza, scopriremo insieme le cause ed i possibili rimedi. Prima però vorrei dirti la mia a proposito dell’ultima bufala che circola all’interno dei gruppi Direct (quelli su Instagram).
Da qualche giorno si è diffusa una notizia del tutto priva di fondamento. Si vocifera che Instagram avrebbe deciso di penalizzare chi condivide le proprie foto all’interno della chat. L’obbiettivo degli sviluppatori, ammesso che effettivamente ci sia questa volontà, non è quella di penalizzare chi utilizza la sua messaggistica ovviamente, ma chi la sfrutta per mettere in atto la strategia dei gruppi.
Ora, che Instagram abbia intenzione di penalizzare chi cerca di forzare il processo naturale delle cose è molto probabile. Avere un network di gruppi a supporto dei propri contenuti è certamente una delle strategie più potenti in grado di falsare i risultati su Instagram. E’ quindi plausibile che gli sviluppatori stiano cercando un modo di limitare tale pratica.
Detto questo, sostenere che Instagram penalizzi chi condivide le foto sui gruppi mi sembra una stupidaggine. Come trovo abbastanza sciocche le contromosse. Qualcuno suggerisce di non condividere la foto ma di scrivere solo “Posted”. Qualcun’altro addirittura consiglia di postare uno screen shot nei gruppi. Giusto per complicare la vita a se stesso e ai poveri utenti che fanno parte dello stesso gruppo.
Se Instagram ha deciso di penalizzare che partecipa ai gruppi starà sicuramente tenendo in esame altri parametri. Per esempio potrebbe sfruttare il suo algoritmo per valutare la genuinità dei commenti. Ma attenzione, qui corriamo il rischio di cadere nella seconda bufala, quella relativa ad una fantomatica penalizzazione dei commenti corti di cui vi parlavo tempo fa.
La verità è che nessuno sa cosa stia facendo Instagram e chi mette in giro queste voci ti garantisco che lo fa solo ed esclusivamente sulla base di sue masturbazioni mentali. Lo affermo con certezza perché qualche settimana fa sono riuscito a risalire al primo che aveva messo in giro la bufala dei commenti corti penalizzati.
Non so esattamente quali parametri Instagram tenga in considerazione per valutare la genuinità dei commenti. però ti posso dire come faccio io. Mi reco su una foto di un profilo che voglio valutare, apro i commenti e guardo quante menzioni ci sono. Se le menzioni non superano il 50% del totale, il rischio che i commenti non siano spontanei è abbastanza elevato.
Conclusioni
Instagram intende fare di tutto per impedire che contenuti di scarsa qualità ottengano visibilità immeritata. Chi non è in grado di pubblicare foto virali dovrebbe necessariamente passare dalle sue ads, questo mi sembra ormai chiaro. L’engagement è calato per tutti (okay, magari non proprio tutti…), ma prima di mettere in soffitta una strategia così importante come quella dei gruppi, ti suggerisco di pensarci bene.
Daniele dice
Alla fine è stato fatto davvero. Non era una bufala. Io gestisco un contest di poesie, con una giuria… e da ieri devo mandare le poesie anonime uno per uno ai giurati. un bel casino….
sonzia dice
ciao, volevo chiederti cosa intendi per menzione nei commenti? il tag del proprio nome?
Luca dice
Si, esatto Sonia
flavia_ explores dice
Ciao Luca,
volevo porti una domanda. Vorrei creare un gruppo direct ma se provo ad inviare un messaggio a più persone Instagram praticamente me lo impedisce. perché? cosa devo fare?
Luca dice
Può capitare, solitamente avviene quando si è abusato di questa funzione. Se ritieni che non sia questo il tuo caso, ti suggerisco di contattare l’assistenza, nella speranza che ti aiutino a risolvere il problema.