Qualche mese fa sul Wall Street Journal è stata pubblicata un’inchiesta che ha evidenziato quanto Instagram possa essere pericoloso. In special modo per la salute psichica degli adolescenti, che sempre più spesso si trovano al cospetto di modelli semplicemente impossibili da raggiungere. Da qui ansia, depressione ed un generalizzato senso di inadeguatezza.
Basta fare un giro nella sezione esplora di Instagram per essere catapultati in un mondo irreale nella sua perfezione. Diventa quindi comprensibile lo smarrimento di un giovane adolescente di fronte ad uno scenario così perfetto ed irraggiungibile.
Da qui nasce la corsa alla notorietà e all’aumento dei followers su Instagram. Ormai da anni proliferano servizi di crescita fake. Noi di Instaworld.it ormai da anni ci rivolgiamo prevalentemente a realtà imprenditoriali perché un social può essere anche uno strumento utile se utilizzato con raziocinio.
Gli sviluppatori si sono ben guardati dal pubblicare i dati in loro possesso sugli effetti potenzialmente dannosi del loro social. Instagram è la gallina dalle uova d’oro del gruppo Facebook. In continua ascesa e sempre più utilizzata dai ragazzini.
Scordiamoci che Instagram stravolga la sua natura solo per questioni etiche. In un mondo ideale sarebbe così, ma quando gli interessi economici prevalgono il resto passa in secondo piano. Non facciamo le verginelle perché non succede solo sui social e puntare il dito solo su Instagram lo trovo, a mio modesto avviso, troppo facile e semplicistico.
Instagram è pericoloso e una palestra non lo è?
Capisco il tuo senso di smarrimento ma segui per un attimo, ho una storia veloce da raccontarti.
La settimana scorsa sono andato in palestra come faccio con regolarità da anni. Okay i risultati non sono esattamente da urlo ma questo è un altro film. Ad un certo punto vedo arrivare un ragazzino che non avevo mai visto. Un tipo molto gracile e piuttosto timido di primo acchito.
L’ho osservato per qualche giorno muoversi con un certo impaccio tra i macchinari. E’ stato impossibile per me non notare come scrutasse con un certo imbarazzo i suoi coetanei palestrati, con un fisico che potrebbe tranquillamente finire nella sezione esplora di Instagram.
Il giovanotto ha retto una settimana poi ha mollato. L’ho rivisto nel bar dove solitamente faccio il take away della mia insalata preferita qui a Phuket e nell’attesa ci siamo ritrovati vicini. L’ho salutato e lui ha ricambiato con un sorriso. Stava smanettando sul cellulare, ovviamente scrollava il feed di Instagram. E forse provava lo stesso senso di inferiorità ed imbarazzo che riconobbi nei suoi occhi in palestra.
Gli ho chiesto come mai non l’avessi più visto in palestra. Mi ha risposto che era impegnato con lo studio, ma si capiva che era una scusa. Ho assecondato la sua tesi per poi deviare il discorso. Gli ho spiegato che, ormai vicino ai 50, spesso mi sento un vecchietto in mezzo a tutti questi giovanotti dal fisico scolpito.
Lui mi ha guardato, ha sorriso ma non ha detto nulla. Ho colto il suo gesto come un’apertura e allora ho deciso di provare a fare qualcosa:
La palestra, come tante altre attività sportive, è fondamentale per il benessere del nostro corpo e della nostra mente. Se hai deciso di mollare perché sei troppo impegnato con lo studio lo capisco, ma se lo stai facendo perché, proprio come me, non ti senti all’altezza degli altri iscritti, dovresti rivalutare la cosa. Ci saranno sempre persone migliori di noi. E spesso in aree assai più importanti dell’aspetto fisico. Questo però non ci deve condizionare e portarci a rinunciare a svolgere un’attività che, nel tempo, potrebbe regalarci grosse soddisfazioni.
Il discorsetto mi era parso convincente eppure in palestra non l’ho più rivisto. Peccato. Davvero un peccato perché la palestra, esattamente come Instagram, ha tanto da offrire.
Il social, se sfruttato nella maniera adatta, può aiutarci nella promozione della nostra immagine e magari di un nostro progetto da sviluppare on line.
Per un adolescente è tutto molto più complicato, per questa ragione dovrebbero essere i genitori in primis a svolgere un ruolo educativo. Ma spesso mamma e papà sono peggio dei figli, narcisi e in costante competizione col prossimo.
Siamo sicuri che sia tutta colpa di Instagram oppure c’è qualcosa che non funziona nell’intero ingranaggio sociale?
Siamo ormai tutti troppo presi dal giudizio degli altri. Ma la cosa tragica è che ciò che più ci ferisce sono le opinioni negative legate al nostro aspetto fisico. Siamo nell’era dell’apparire e da questo punto di vista Instagram ha sicuramente giocato un ruolo importante.
IG è l’esaltazione del singolo e del proprio ego. Tutto deve essere perfetto. C’è poco spazio per l’umorismo e l’originalità. Ciò, ad esempio, non avviene su TikTok dove la creatività e l’autoironia giocano un ruolo assai più importante. Però i brand preferiscono Instagram e così il focus resta sempre lì e su quel tipo di contenuti che, diciamocelo, hanno davvero stancato.
Lascio a voi le opinioni nei commenti. Questo è un post diverso da solito che ha voluto affrontare un argomento delicato e che deve farci riflettere. Instagram è uno strumento pericoloso se utilizzato in maniera inconsapevole. Ma non è lui l’unico colpevole e nemmeno il buon Mark.
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